VISIONE ARTISTICA vs VISIONE SPORTIVA
Nulla togliere ad entrambe le visioni ma la differenza DEVE essere ben chiara nella mente di chi ha la responsabilità di formare artisti. Personalmente non ho pregiudizi verso attività a me lontane a livello stilistico ma sono convinto dell'importanza di tenere ben separate le due cose.
L'attività agonistica ha bisogno di regole ben precise che servono per qualificare il lavoro svolto durante la competizione. Parametri ben delineati come la durata del pezzo e lo stile. l'esibizione viene poi valutata in base ad altri parametri come l'intensità di esecuzione, la tecnica, l'omogeneità del gruppo ecc.
L'arte, d'altra parte, non ha restrizioni, chiaramente un'esibizione per essere interessante deve avere la sua bellezza oggettiva ma anche una grandissima dose di emotività e originalità per andare a tastare la soggettività dello spettatore.
La Gara DEVE avere parametri di "costrizione" altrimenti è molto difficile il giudizio da parte dei giurati, ma proprio questi paletti castrano il lato artistico della coreografia ed è sempre più facile trovare contest che somigliano più ad una partita di calcetto che ad altro. Non voglio assolutamente penalizzare i concorsi coreografici anche perché sarei in contrasto con le mie attività passate ed attuali, credo solo che ad allievi in pieno sviluppo professionale andrebbe somministrata anche una grandissima dose ARTISTICA.
Purtroppo nel nostro bellissimo paese il teatro sta diventando sempre più di nicchia perché le compagnie stanno chiudendo e i costi per autoprodursi sono molto elevati in più oggi come oggi le Rassegne Di Danza e Teatro sono sempre più snobbate da enti e associazioni quindi o si trasformano in concorsi o spariscono.
I teatri costano un occhio della testa e questo lo sanno tutte le scuole perché sono loro praticamente a mantenerli in vita con quello che ci spendono nei periodi di saggio e allora l'unica cosa da poter fare è partecipare al tal contest piuttosto che andare a far esibire i propri ragazzi alla sagra dell'uva (cosa che comunque si fa per pubblicità) ed ecco che viene a mancare alla formazione di un allievo la possibilità di esibirsi all'interno di una produzione che non sia quella del saggio di fine anno.
Ho tantissimo rispetto per quelle strutture che continuano con le mani e coi piedi (visto che siamo ballerini) a partecipare e/o creare eventi dedicati al puro intrattenimento e che nel frattempo lavorano sodo per far arrivare i propri allievi ben preparati ai concorsi e contest.
Ultima riflessione: che sia un contest o un'esibizione mi piace pensare di non avere in campo degli sportivi ma degli artisti.





.png)

Commenti
Posta un commento